GMB – Dr. Gian Marco Brutti

L’osteopatia è una professione sanitaria basata su un approccio esclusivamente manuale centrato sulla persona che si integra con la medicina e le altre professioni sanitarie nella cura e nel mantenimento della salute dei cittadini. Individuata ufficialmente dalla legge 3/2018 con la pubblicazione del profilo professionale nella G.U. del 21/09/2021 è in via di regolamentazione. L’osteopata utilizza un insieme di procedure manuali che mette in atto per individuare e intervenire sulla disfunzione somatica ripristinando la corretta mobilità delle e tra le strutture corporee, con lo scopo di migliorare il funzionamento dei sistemi e degli apparati e sostenere l’omeostasi del paziente. Sfruttando la capacità intrinseca dell’organismo di tendere all’autoguarigione.

La “disfunzione somatica”, la cui gestione è di esclusiva competenza osteopatica, è stata codificata nella decima edizione ICD 10 (International Classification of Diseases, Injuries and Causes of Death) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità al Settore XIII (Malattie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo) con il codice M99 (Lesioni biomeccaniche non classificate altrove). Ciò rappresenta un chiaro passo avanti verso l’integrazione dell’osteopatia all’interno di un sistema sanitario generale.

Negli Stati Uniti l’osteopata è un medico e l’osteopatia ha fatto il suo ingresso nella sanità pubblica nel 1991. In Inghilterra, Canada, Australia e Nuova Zelanda, e molti altri stati, gli osteopati non sono laureati in Medicina, ma fanno comunque parte del sistema sanitario nazionale.

 

Trattamento Osteopatico

Nel mio studio viene applicata una metodologia che si impegna a sviluppare unitamente sia l’abilità per arrivare ad un’indagine differenziale corretta che una comunicazione ed un ascolto del paziente altrettanto professionalmente adeguata.

Nella prima visita viene eseguita un’anamnesi molto dettagliata e suddivisa in:

  • Anamnesi prossima o recente ovvero il motivo del consulto
  • Anamnesi degli apparati
  • Stato di salute generale
  • Anamnesi remota
  • Anamnesi familiare

In seguito viene eseguita una diagnosi differenziale conseguente alle domande poste in fase anamnestica, ragionando sui potenziali tessuti coinvolti.

Conclusa questa fase inizierà l’esame obbiettivo ovvero l’indagine vera e propria attraverso test scientifici di palpazione e non che riguardano le seguenti tipologie:

  • Test posturali
  • Test ortopedici
  • Test neurologici
  • Test cardiovascolari
  • Test respiratori
  • Test gastro-intestinali
  • Test genito-urinari e ginecologici

Ovviamente i test eseguiti sono specifici e conseguenti a quanto emerso dalla fase anamnestica.

Queste fasi del trattamento risultano fondamentali per appurare l’eventuale presenza di Red flags e Yellow flags ovvero le controindicazioni assolute e relative al trattamento osteopatico. Entrambe le controindicazioni non significano da parte dell’osteopata l’identificazione di una patologia ma in presenza di tali dirigere il paziente ad approfondire ed eventualmente ritornare in seguito.

Si escludono dal lavoro tutte le lesioni anatomiche e patologie di qualsiasi tipo, oltre che evidentemente qualsiasi urgenza medica e situazione di dolore acuto, di esclusiva responsabilita’ del proprio medico di base.


Infatti la valutazione posturale e la conseguente strategia di trattamento e protocollo di esercizi , insieme alla raccolta di informazioni inerenti la storia funzionale e clinica della persona, non mirano ad una conclusione diagnostica, di naturale pertinenza medica, bensì all’esclusione di aspetti patologici che costituiscano controindicazione alla proposta di lavoro conseguente al motivo del consulto.

Definire una controindicazione significa delineare un limite entro il quale poter operare in sicurezza.

L’ipotesi di indagine differenziale mira ad identificare le possibili cause appartenenti ad un particolare sistema o apparato che potrebbero essere responsabili del motivo del consulto.

Appurata l’assenza di controindicazioni si prosegue con il vero e proprio trattamento manipolativo osteopatico che consiste in una vasta gamma di tecniche tra cui verranno scelte le più efficaci per quel tipo di problematica.

Le tecniche sono utilizzate in sinergia e riguardano l’aspetto muscolo-scheletrico, viscerale e cranio-sacrale del paziente.

Le problematiche più frequenti che vengono trattate sono:

  • Lombalgia e sciatalgia
  • Cervicalgia e cervicobrachialgia
  • Ernia discale e sindrome faccettaria
  • Tendiniti e contratture muscolari
  • Cefalee
  • Disturbi digestivi e stipsi
  • Disturbi articolazione temporo-mandibolare (ATM)
  • Dolori articolari

Viene istituito con il paziente un rapporto di massima trasparenza ed è informato su quanto emerso dai test, con spiegazioni esaurienti sul piano di intervento adeguato che potrà comportare il coinvolgimento di un altro professionista sanitario per ulteriori indagini, sulle tecniche utilizzate, sulle tempistiche di guarigione nei limiti del possibile e i probabili effetti del trattamento osteopatico.

Post trattamento viene valutata l’eventuale necessità dell’eseguire un percorso di rinforzo muscolare o di rieducazione muscolare. Nell’area adibita a palestra vengono effettuati piani di recupero funzionale e rieducazione postoperatoria ma anche esercizi al fine di migliorare la postura e il comportamento motorio per comprendere il funzionamento dei muscoli e della postura, attraverso l’osservazione della forza espressa dal paziente nei vari gesti motori e per studiare la libertà di movimento e la capacità di funzionare in modo economico ed ergonomico, cioè performante e con il minor consumo articolare e dispendio energetico possibile.

Lo sport svolge un ruolo fondamentale per il nostro benessere psicofisico e motorio. L’attività sportiva può negli anni creare stress e sovraccarichi che rischiano di accumularsi e generare infortuni. L’osteopata può essere un valido supporto allo sportivo dilettante e professionista sia per la prevenzione degli infortuni sia per l’ottimizzazione della prestazione.